I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

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Cirosan
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da Cirosan »

62VAMPIRO ha scritto:Che poi si possa "aggiustare" il render con softwares che fanno un certo tipo di lavoro meglio e più velocemente di Vray non c'è dubbio, così come non c'è dubbio che si prevede già a priori (in sede di pianificazione del progetto) di utilizzare After Effects, Photoshop, Nuke, allora non vale certo la pena diventare matti per correggere da Vray quello che poi si può fare agevolmente con i sopracitati softwares. Però limitandoci solo ed esclusivamente a Vray, le cose come stanno, eh?
Facendo un discorso oggettivo,
se ho due immagini diverse, ma partendo da una delle due posso ottenere l'altra facilmente (senza un nuovo render), vuol dire che le due immagini erano sostanzialmente uguali. Avevano solo i toni mappati in modo leggermente diverso.

Le due immagini che seguono sono UGUALI, ma anche DIVERSE:
ScreenShot1548.jpg
Nella distribuzione dei toni sono chiaramente diverse, grazie ad un color mapping diverso.
Ma nella sostanza sono uguali: se "funziona" quella a sx, funziona anche quella dx.
L'ho ottenuta con Color Mapping.. o curva? Gestione dei parametri bright/dark, o lo strumento Shadows/highlight?
Allo stesso risultato si arriverebbe con ogni modo, perché non è l'immagine che cambia.

Saluti

PS hei Masterzone!... 4 anni e spariscono quasi tutti i parametri.
Poi tutti sapranno fare i render!!! ...come dicevano i fotografi quando uscirono le compatte :)
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autumnkeys
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da autumnkeys »

62VAMPIRO ha scritto:Che poi si possa "aggiustare" il render con softwares che fanno un certo tipo di lavoro meglio e più velocemente di Vray non c'è dubbio, così come non c'è dubbio che si prevede già a priori (in sede di pianificazione del progetto) di utilizzare After Effects, Photoshop, Nuke, allora non vale certo la pena diventare matti per correggere da Vray quello che poi si può fare agevolmente con i sopracitati softwares.

personalmente uso quasi sempre gli Universal Settings, però perchè sò già che dopo dovrò intervenire con altri softwares, ma questo modus operandi non è l'assoluto: c'è anche chi Photoshop, After Effects e compagnia non li usa e che quindi deve cavare il massimo anche dai pannelli di Vray.........
questo purtroppo non lo condivido. bisogna tirare fuori il massimo da vray comunque.

se da vray esce un render che é il massimo delle possibilitá del motore stesso, allora con PS o AE si possono davvero apportare delle regolazioni che producono il lavoro assolutamente professionale.
ma se da vray esce un render cosí cosí, per scarsa conoscenza o per pigrizia che sia, e devi utilizzare la postproduzione per "correggere" le mancanze in fase di render, allora é un po' un corrersi dietro da soli.

é la stessa identica questione per ogni tipo di produzione, non solo la grafica ma anche il video o l'audio editing.
se i dati di origine, come una ripresa video o una registrazione audio sono di bassa qualitá, non puoi fare i miracoli con la postproduzione, ma solo recuperare le lacune (se sei bravo). ma se la prima fase del processo é stata spremuta fino al limite delle sue possibilitá, allora dopo é tutto in discesa, e che risultati!!

condivido la questione della postproduzione solamente se si lavora con un render in multipass. avendo a disposizione tutti i livelli che puó darti vray in un unico file psd multilivello, puoi ancora cavartela a creare un prodotto finito degno di nota, ma devi veramente sapere quello che stai facendo, e in ogni caso un render ben bilanciato all'origine comunque ti facilita moltissimo il lavoro finale.

per quanto riguarda ció che dice Ciro:
"Infatti le 3 caratteristiche che indichi Antialiasing, Filtri e quantità di campioni GI controllano esclusivamente la nitidezza dell'immagine, sebbene a differenti livelli"
é vero, con la differenza che tra immagine statica e sequenza di immagini per animazione cambia un universo.

in un'immagine statica un'eventuale generica granulositá la pulisci con dei filtri abbastanza facilmente, automaticamente o a mano se necessario, ma in un video con la qualitá dei filtri bassa, é come andare in guerra senza munizioni...
frigge tutto, disturbatissimo, vedi cose che in un'immagine sola non vedevi... direi impresentabile... e non lo correggi tanto facilmente.

secondo me vale la pena fare questa distinzione.
62VAMPIRO
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da 62VAMPIRO »

questo purtroppo non lo condivido. bisogna tirare fuori il massimo da vray comunque.
Per chiarire il mio pensiero: se in fase progettuale si sà già di dover utilizzare un'altro software, sia che sia AE, che sia Photoshop o altro per fare, che ne sò, del compositing o aggiungere degli vfx è inutile "smanettare" con il CM di Vray, ad esempio, perchè tanto cmq con un Adjustement Layer in AE si fà un'attimo ad aggiungere un Curves o Levels che sia e aggiustare la mappatura dei toni. Quindi che senso ha cavare il massimo da Vray? Tanto vale lasciare tutto com'è ("i pannelli di Vray non servono a niente") visto che cmq in ogni caso si utlizza poi un'altro software e quindi si può fare lo stesso e magari meglio?
Il passaggio che non fai in Vray, come la correzzione del CM, lo fai dopo nell'altro software, però è vero anche il contrario: il passaggio in più che fai in Vray non lo fai dopo. E' per questo che personalmente parlavo di modus operandi.........
Credo sia questa l'effermazione/provocazione di Ciro (operare con altri strumenti rendendo inutili i pannelli di Vray), che poi, però, fà un passo avanti e si torna a quanto detto in precedenza. Se un render fà schifo o và bene intrinsecamente (modellazione, materiali, illuminazione) non è Vray e i suoi pannelli che lo cambia: e su questo credo siamo tutti d'accordo. Se un legno è mappato male, coem materiale, non è Vray che lo riadatta, sia che il render abbia toni mappati bene o meno. Giusto per chiarire.......
Sono d'accordo con la distinzione tra immagini statiche e video (sequenza d'immagini) il cui trattamento cambia radicalmente.........
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autumnkeys
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da autumnkeys »

ovviamente d'accordo su questo, con la precisazione che secondo me il CM di vray deve garantire che nel render non ci siano delle zone in cui i livelli si sono "bruciati", sia nelle highlights che nelle shadows.
per capirci, se esporto un render di interni in mappatura lineare, é facilissimo che in prossimitá delle aperture la zona venga bianca bruciata (RGB 255), come tutti ben sappiamo.
ma anche l'inverso, tarando il dark multiplier in modo da avere ombre scure, o comunque settando l'illuminazione in un modo tale da ricreare alcune zone vicine al nero (RGB 0) é anch'esso secondo me un modo di bruciare l'immagine nel senso opposto.

questo perché, in questa precisa circostanza, PS o AE non possono ricreare le informazioni di luminanza che sono andate perse nelle cosiddette "bruciature". ormai quello che é bruciato é bruciato ed insistere a correggerlo in postproduzione crea solo artefatti ancora peggiori.

in conclusione, secondo me, si puó lasciare perdere la taratura del CM in vray, a patto che il render finale uscito dal motore provveda tutta la gamma dinamica dei livelli in modo piú lineare possibile. a questo punto abbiamo tutto ció che serve per fare un ottimo lavoro di postproduzione e possiamo curvare e spostare punti di gamma a nostro piacimento.

ma dalla mia esperienza personale e da quello che vedo in giro, nella quasi totalitá dei render di interni illuminati con luci area alle aperture, almeno un CM exponential o hsv exponential con settaggi di default é d'obbligo.
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masterzone
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da masterzone »

autumnkeys ha scritto:ovviamente d'accordo su questo, con la precisazione che secondo me il CM di vray deve garantire che nel render non ci siano delle zone in cui i livelli si sono "bruciati", sia nelle highlights che nelle shadows.
per capirci, se esporto un render di interni in mappatura lineare, é facilissimo che in prossimitá delle aperture la zona venga bianca bruciata (RGB 255), come tutti ben sappiamo.
ma anche l'inverso, tarando il dark multiplier in modo da avere ombre scure, o comunque settando l'illuminazione in un modo tale da ricreare alcune zone vicine al nero (RGB 0) é anch'esso secondo me un modo di bruciare l'immagine nel senso opposto.

questo perché, in questa precisa circostanza, PS o AE non possono ricreare le informazioni di luminanza che sono andate perse nelle cosiddette "bruciature". ormai quello che é bruciato é bruciato ed insistere a correggerlo in postproduzione crea solo artefatti ancora peggiori.

in conclusione, secondo me, si puó lasciare perdere la taratura del CM in vray, a patto che il render finale uscito dal motore provveda tutta la gamma dinamica dei livelli in modo piú lineare possibile. a questo punto abbiamo tutto ció che serve per fare un ottimo lavoro di postproduzione e possiamo curvare e spostare punti di gamma a nostro piacimento.

ma dalla mia esperienza personale e da quello che vedo in giro, nella quasi totalitá dei render di interni illuminati con luci area alle aperture, almeno un CM exponential o hsv exponential con settaggi di default é d'obbligo.
Totalmente daccordo! hai preso in pieno il mio pensiero, a mio avviso l'utilizzo del color mapping, exp o altri, che bloccano il punto di bianco e di nero, sono fondamentali per poter lavorare direttamente nel motore di rendering, non soltanto per una questione di praticita' ma anche di qualita', il motore di rendering renderizza sempre a 32bit, se io schiarisco e correggo, sotto un ombra trovo delle informazioni, se renderizzo a 8 bit non mi venite a dire che faccio la stessa cosa in photoshop perche' e' falso.
Tutti sanno che se alzo l'esposizione di un immagine a 8 bit creo effetti di onde di gradienti sbagliate, i bianchi se abbassati diventano grigi, le ombre da nere diventano grige e sotto non c'e' niente, devo lavorare a 32 bit altrimenti non e' la stessa cosa.
In tutti i motori di rendering, la sovra esposizione puo' essere recuperata con il color mapping. Lavorare con un immagine lineare non e' sbagliato, dipende sempre dal tipo di situazione, se si necessita di un alto contrasto rimanere nello spazio colore lineare e' la morte sua, tipo di notte...
C'e' anche da tener presente che fare sempre tutto in post produzione, da all'utente, SI la padronanza di ritoccare tutto quello che nel rendering non e' venuto fuori, ma da pero' un effetto di "POST" che vuol dire fatto dopo, che magari non a tutti piace fare dopo una cosa che potresti apprezzare direttamente dentro la finestra del rendering...no?
A me piace molto evitare la post, perche' cosi' ho la totale padronanza stilistica dell'immagine dentro la finestra di cinema4D piuttosto che andare in photoshop e alzare i livelli e schiarire e poi mi accorgo che perdo alcune cose, magari mi si vedono troppo degli oggetti, etc etc...

questo forse riguarda anche il modus operandi pero' sinceramente il color mapping non lo metterei tra gli strumenti che non servono ad una ceppa per migliorare l'immagine...questa piu che una provocazione mi pare una strunzata...
E' come dire non mettiamo le riflessioni, tanto si possono fare anche in post produzione...

Non mi dite che se avessimo l'opportunita' di fare dei glare o del flow nell'immagine, fatta bene pero', non quelle cagate di cinema, non le fareste direttamente nel rendering? se fosse possibile attivare nella camera di vray l'effetto glow e flare non lo usereste? lo fareste sempre in photoshop?
io lo userei, cosi' esco con un immagine perfetta e me ne sbatto di andare in photoshop...:)
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da enzo_87 »

io ragazzi mi sto perdendo...credevo si parlasse di settaggi di render, quindi antialiasing( in generale) e IR e LC, quindi di nitidezza :-(( ...
ora si parla di color mapping...curve...aggiustare in photoshop... :o .
non stiamo un po' uscendo dal discorso? interpreto male solo io? :-((
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masterzone
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da masterzone »

si sono daccordo...secondo me stiamo uscendo dal discorso iniziale ma sopratutto non si parla chiaro, se non di dice quali sono i pannelli che sono inutili, si spara a zero su tutte le voci di vray... :roll:
Cirosan
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da Cirosan »

masterzone ha scritto:il color mapping non lo metterei tra gli strumenti che non servono ad una ceppa per migliorare l'immagine...questa piu che una provocazione mi pare una strunzata...
Premesso che TUTTO può servire a migliorare un'immagine, il mio 'post' parla di grandi leve, aspetti su cui investire tempo per far 'svoltare' la propria immagine. Vedo però che la discussione è uscita dall'oggetto del thread.

Quindi vi saluto e vi auguro una buona giornata
:)
davidecarr
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da davidecarr »

sostanzialmente si arriva all'osso, quello che fa la differenza fra l'artista e il tecnico......il gusto, il sapore dell'immagine, l'atmosfera che crei.....ma qui i paramerti nn esistono...altra discussione direi...
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masterzone
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Re: I settaggi di vray sono realmente indispensabili?

Messaggio da masterzone »

pienamente daccordo, sinceramente si potrebbe andare giu all'infinito su sta cosa, direi di fermarci qua....
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