Luci Spot e Advanced Render
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- francesco ferla
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Luci Spot e Advanced Render
L'obiettivo è quello di simulare sia la condizione di luce esterna naturale, sia quella di una luce spot, posta all'esterno.
La luce deve quindi entrare dalla finestra e deve essere l'unica fonte di illuminazione.
Nel primo caso riesco ad ottenere discreti risultati con radiosity ed utilizzando l'ggetto cielo.
Nel secondo caso noto che la luce spot (anche disattivando diffusione ambiente) esterna spesso attraversa le pareti in maniera innaturale.
Questo non fa che ribadirmi un'impressione: Cinema 4D non simula in maniera precisa le luci. Solo con l'esperienza si riesce, tramite artifici, ad ottenere ciò che si immagina come risultato finale.
Nel mio caso, devo spesso invece, per motivi architettonici, valutare con precisione cosa farà quella luce in quella determinata condizione. E anche se l'ambiente risulta scuro ciò non ha importanza. Sarà un indice della scarsa illuminazione.
Allora vi chiedo, prima di continuare a perdere tempo con un programma che forse non mi serve per lo scopo.
Cinema 4D è in grado di simulare alla perfezione il comportamento dei corpi illuminanti? O il risultato finale è solo figlio di trucchi e artifici come se fosse un set di fotografia?
Per fare un altro esempio, devo illuminare un corridoio, che deve essere illuminato solo da cinque faretti (che nella realtà sono luci dicroiche da 50w).
Per simulare l'effetto ho posizionato i cinque spot nelle posizioni reali.
Ecco, non c'è modo di illuminare in maniera realistica la scena se non inserendo luci aggiuntive (che nella realtà non esistono), settare diffusioni varie..etc.
Con gli artifici sono anche io in grado di simulare un effetto plausibile. Ma non è quello che mi serve.
Speravo, prima di acquistare il programma, che fosse più preciso nelle luci.
Invece Cinema 4D mi sembra sempre più una sorta di Photoshop tridimensionale.
Spero che qualcuno mi convinca del contrario, altrimenti dovrò acquistare un software dedicato all'illuminazione.
grazie
- francesco ferla
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Esattamente come si fa nei set fotografici.
Per simulare un comportamento naturale si usano luci ausiliarie o settaggi che non rispecchiano le condizioni fisiche vere.
Vi chiedo un aiuto che non è tecnico, ma quasi "filosofico".
Cioè qual'è la filosofia di Cinema 4D?
Devo, per ottenere immagini fotorealistiche, tendere a riprodurre le condizioni fisiche reali?
Oppure devo allenarmi a costruire scene tramite effetti quasi da postproduzione immaginando il risultato finale?
Gli algoritmi funzionano in maniera strana. Le trasparenze e le riflessioni sono perfette, plausibili. Le luci non mi pare.
- francesco ferla
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Rappresenta chiaramente una scena illuminata solo da luce naturale. Quindi dall'unica luce naturale esterna. o così sembrerebbe.
Esaminando il modello mi accorgo che l'utente (bravissimo) che ha realizzato il modello ha dovuto utilizzare non una ma ben 7 fonti luminose per simulare alla perfezione ciò che, nella realtà, è generato solo dal sole. Quindi radiosity a che serve?
Per di più mi accorgo che la scena è realizzata come un set fotografico, quindi con due sole pareti, e con fonti luminose, le tre esterne a spot esterne, che nella realtà si troverebbero molto più vicine all'oggetto.
Io invece, da profano, sarei stato tentato di realizzare fisicamente il vano reale, con quattro pareti ed unica finestra. E avrei aggiunto le fonti di illuminazione all'esterno, come è nella realtà se non voglio rappresentare solo la luce naturale. Ma se si mette solo la luce esterna non si raggiunge mai lo stesso effetto. Servono trucchi.
Spesso poi il rendering del singolo vano deve scaturire dal modello 3D dell'intero edificio e non posso smontare il bagno per ricreare effetti fotorealistici...per creare un set virtuale.
Penso che questi miei dubbi siano condivisi da molti architetti, e anche parlandone in giro sono in molti a non aver capito qual'è il metodo corretto di utilizzazione di Cinema 4D. Se cioè realizzare tutte le condizioni architettoniche reali (quindi tutti i vani, pareti, etc.) o realizzare modelli fittizi di servizio, che simulano la realtà.
Questa non è una riflessione marginale. Perchè condiziona lo spirito di apprendimento del software e mi rendo conto che una direzione sbagliata può fare perdere un mare di tempo.
Ringrazio di cuore chi volesse affrontare questo tema.
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- francesco ferla
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e riflettendo sulla questione credo che il problema sia di metodo.
sai, non è facile modificare la propria mentalità e i software vogliono approcci diversi.
Nel caso del bagno in questione, per esempio, l'utente ha ottenuto un effetto molto bello, ma poi cosa si fa se il cliente ti chiede un rendering dell'altra parete?
Crei un altro set astratto?
insomma sono estremamente attratto dalla fluidità quasi pittorica di Cinema 4D.
Ma tutto, dall'animazione alla modellazione al rendering, sembra più privilegiare aspetti compositivi puri e non tecnici, come la modellazione organica, dove non devi attaccarti al millimetro, e conta solo il risultato finale, splendido ma alla fine solo formale.
Ma in architettura serve, oltre all'aspetto formale, di comunicazione, anche l'aspetto tecnico, metrico. Perchè è fondamentale per l'economia della produzione architettonica il fatto di poter sfruttare un modello 3D al massimo, ottendendo sia elaborati visuali, d'effetto o di comunicazione.
Ma è importante che lo stesso modello serva anche e sia utile per creare elaborati tecnici, di utilizzo operativo in tutte le fasi della progettazione, che riguarda anche aspetti meno fascinosi, ma altrettanti importanti.
Ecco, mi pare che Cinema 4D debba ancora crescere in questo senso.
Avrai notato che infatti gli architetti chiedono a Cinema 4d sempre quote, misure, elaborati tecnici..
invece il programma sembra più votato ad aspetti formali.
e questo perchè bisogna ammettere che l'integrazione con il cad è ancora da maturare. Perchè se il passaggio da Archicad-Cinema 4D fosse assolutamente uguale al passaggio Cinema 4D-Archicad non esisterebbero problemi.
e, nonostante i vari plug di conversione, i flussi di lavoro citati sono parzialmente irreversibili. e bisogna accettare che la Maxon ha ancora tanto lavoro da fare.
Se Cinema 4D avesse un modulo interno di disegno 2D, come FormZ, la possibilità di quotare e di creare elaborati tecnici e la capacità di gestire con precisione fattori illuminotecnici sarebbe il software perfetto.
Non puoi capire quanti amici architetti si accontentano dei render di Vector per questi motivi.
Forse il modulo Engineering Boundle è più tecnico.
Mah! Forse contine solo più preset e più shader....
In ogni caso voi di C4Dzone siete di un'utilità estrema.
Se non ci fosse il forum, i tutorial e la sensazione di non essere i soli a smanettare su questi temi in molti avrebbero già abbandonato il programma.
Pensa che io ho acquistato il software dopo aver provato la demo con i vostri tutorial e leggendo i vostri post.
La Maxon vi dovrebbe fare una statua in HyperNurbs in platino
javascript:emoticon(':)')

per quanto riguarda l'illuminazione secondo me ogn'uno la studia in base a quello che deve rappresentare...naturalmente se devo presentare un interno di un bagno o dei prodotti come sanitari o altro allora non mi serve costruire tutta la stanza. Avendo a disposizione un set fotografico molto ampio ci si puo' permettere di usare l'illuminazione "normale" senza gi e controllarla normalmente.
Certo che se invece io avessi una stanza chiusa allora potrei usare global illumination (sempre che poi ovviamente io non lo debba animare)
quindi dipende tutto dallo scopo dell'immagine.
Una buona illuminazione si puo' studiare anche solo tramite luci classiche certo ci vuole piu tempo di preparazione ma tutto dipende dallo scopo finale dell'immagine.. Anche in questo sito c'è un tutorial di Carles Piles che spiega come simulare il global illumination con le luci classiche.
Ely
AMMINISTRATRICE C4DZONE
MAXON Authorized Training Center - Corsi certificati Maxon
http://www.corsicinema4d.com/course/
http://www.zuccherodikanna.com
- francesco ferla
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sai cos'è che spiazza un pò? Ma che è anche di grande stimolo?
Gli utenti che vengono dal cad sono abituati a gestire librerie che riguardano solo oggetti fisici, tavoli, sedie, alberi.
In Cinema 4D vedo che puoi farti delle librerie personali di tutto, non solo di arredi, ma anche di luci, di set, di persorsi di animazione, di materiali...
è un approccio nuovo, forse un mò meno tecnico ma sicuramente più elastico e flessibile.
Sicuramente voi che avete esperienza avete creato, negli anni, tanti set precostituiti, e per voi è più semplice adattare e modificare ciò che già avete.
in ogni caso le risposte che mi avete dato sono molto utili.
Rifletterò anch'io se posso modificare il mio approccio.
Sai, abituato ad Artlantis aprivi, mettevi quattro materiali, due luci e lanciavi un rendering..(di qualità discutibile..)
Invece con Cinema 4D la progettazione continua anche in fase di rappresentazione. E' una cosa molto potente
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