Vincitore del Contest BluVetro

Vincitore del Contest BluVetro

17 febbraio 2011

Desideriamo premiare la bravura e sopratutto l'esauriente lavoro in corso effettuato da BluVetro che alleghiamo a questo articolo sotto forma di immagini realizzate dallo stesso autore.
Ancora un caloroso grazie a tutti i partecipanti e state in attesa perche' tra qualche giorno partirà il nuovo concorso!
Qui di seguito il testo riportato dall'autore nel nostro forum che vi spieghera' passo passo il senso del lavoro di BluVetro.


Riassunto della storia:
"Il tempo passa...e l'uomo deve fare i conti con la realtà". Come ben sappiamo sono le 7:32 del 15 aprile 2950, la sveglia ce lo comunica piacevolmente. Il clima è sempre più mite, le condizioni della Terra stanno migliorando anno dopo anno dall'inizio del progetto "Millennium" in cui la razza umana, superstite dal suo stesso collasso, è attivamente impegnata nel 'restauro' del pianeta. Ormai ovunque si può vedere la vegetazione crescere rigogliosa, l'acqua e l'aria sono pulite. Anche se non si direbbe c'è ancora da lavorare. Nel sottosuolo, in alcune locazioni, vi sono tracce dell'inquinamento lasciato dagli uomini del ventunesimo secolo. Sin dal mattino l'occhio di chi scende a quelle profondità deve abituarsi alle luci al carburo. Per questo sono installate nelle abitazioni delle luci arancioni. E' un lavoro duro, soprattutto psicologicamente. Ma ne vale la pena, ancora pochi decenni ed ognuno potrà gestire liberamente la propria vita. Già, poichè finora la maggioranza di chi compie questi lavori, è per forza di causa costretta a vivere in prefabbricati a blocco, nonostante possano essere personalizzati a piacimento in seguito. I materiali usati, come ogni criterio di realizzazione, hanno una base ecosostenibile, che verte al progresso senza influire negativamente sulla natura.


Criteri di sviluppo:
Dato un filo logico alla storia, ho proceduto con dei bozzetti esemplificativi. Ogni cosa ha un suo scopo relazionato non solo alla narrazione ma anche a ciò che ho voluto trasmettere. La 'telecamera' è posizionata in modo da rendere la scena come vista dal protagonista. Un protagonista che istintivamente inclina in quel senso come farebbe chiunque rivolto verso qualcosa di non particolarmente piacevole. Ed in effetti tutto va a 'scivolare' verso quella stanza che lo attende e che gli ricorda il suo duro lavoro. La luce calda della stanza adiacente, e l'inclinazione del capo, aggiungono tensione e drammaticità alla scena che di per sè raffigura una stanza in cui regna la pace attraverso colori ed elementi che trasmettono serenità. Quindi il tutto è anche simbolico, come la Terra che è quasi un paradiso, ma ancora una parte è 'malata'.
Non solo attraverso le luci ho voluto trasmettere il contrasto. La struttura dell'abitazione per esempio è caratterizzata da tratti netti e spigolosi. Come dice la storia purtroppo non si può avere ancora una casa propria e vengono utilizzati dei prefabbricati più funzionali che estetici. A farvi da contrasto sono proprio gli elementi aggiunti dall'inquilino che la abita. Oggetti dalla forma organica, curve, decorazioni ornamentali, manufatti.


Elementi della scena:
La stanza principale (la camera da letto) presenta lungo i bordi delle fosforescenze bluastre che vanno a concentrarsi prevalentemente lungo gli spigoli.
Questo ed altri elementi luminosi si attivano attraverso sensori di movimento. La pavimentazione della camera è quasi interamente composta da un materiale spugnoso semiorganico che si autorigenera. Vi è un doppio lavabo che ha incorporato anche un bidét che funge volendo da urinatoio (Il Tempo Passa...e con esso anche le abitudini e le usanze. Ciò che per noi oggi fa 'schifo', per i nostri antenati era normale). Tale apparato igienico è sovrastato da uno specchio poggiante sulla parete ad acqua. L'acqua viene fatta defluire ai lati tramite delle scanalature che gradualmente l'accompagnano lungo la discesa. Accanto vi sono un orologio (la giornata non viene definita più tramite ore di 60 minuti, ma è divisa in base al tempo restante tra alba e tramonto), una tabella luminosa continuamente online ed un quadro..poco quadrato. All'angolo destro è presente una speciale lampada molto simile alle nostre Lava-Lamp (E' questo l'oggetto che mi sono comprato davvero, per il contest ^^). La finestra presenta un vetro bombato, un'intersezione attraverso la cui sale e scende la tendina, e una morbida cuscinatura (realizzata a mano dallo zio dell'inquilino... ^^) ideata affinchè ci si possa sdraiare su di essa mentre si guarda fuori. Sul bordo superiore della finestra, tramite dei gancetti, sono appesi degli oggetti a prima vista molto 'semplici', ma che per il personaggio hanno un grande valore affettivo legato a qualche ricordo, persona o luogo. Nel muro vi è poi incassato un piccolo loculo che accoglie la vita di un giovane bonsai, illuminato nella giusta maniera affinchè cresca anche in uno spazio chiuso, non raggiunto direttamente dalla luce solare. Sul comodino vi sono alcuni oggetti come un portafrutta, un'infusiera per ambienti fatta a mano, ed un libro..! L'unico artefatto tecnologicamente avanzato è l'omniarm da braccio, leggermente più grande di un orologio, paragonabile ad un attuale i-phone, con scanner 3D e visualizzatore olografico incorporati. La coperta del letto è composta da vari strati di materiali diversi che permettono di mantenere la temperatura del corpo e offrono una migliore aderenza. Vi è sulla sinistra un armadio a muro poco visibile ed uno specchio (davanti ad esso non vi è il tappeto per permettere di entrare giusto il tempo di una controllata al proprio aspetto anche se si hanno addosso le scarpe), sopra il quale vi è l'apertura del sistema di ventilazione. La porta è a scomparsa, semiaperta. Nell'altra stanza un lampadario emana la luce arancione che illumina in maniera leggera l'ambiente circostante.


Idee alla base del progetto:
L'uomo non stà imparando dai propri errori. Magari si pensava il contrario alla fine della prima..ed in seguito della seconda guerra mondiale.
Sarà necessario un terzo ed ultimo periodo, il peggiore di tutti, a porre fine a quasi tutti i difetti della razza umana.
L'egoismo fa progredire la tecnologia nel modo sbagliato creando problemi che graveranno sulle future generazioni.
In natura vi sono tutti gli elementi per avere energia e tecnologia. Invece ora l'uomo stà compromettendo la stessa terra su cui poggia i piedi. L'ecosistema è gravemente danneggiato, il clima è uno dei componenti che ormai viene toccato e prima di quanto immaginiamo il nostro pianeta rischierà la distruzione. Si arriverà ad un capolinea. Quasi ogni tecnologia andrà completamente ripresa da capo, per questo non credo che nel 2950 saremo tutti in case ipertecnologiche spostandoci ormai non più con le gambe ma su pannoloni antigravitazionali. Penso che il nostro modo di vivere un pò consumistico, un pò frettoloso non sia il modo di vivere più soddisfacente. Anzi tutt'altro.
Nel 2950 l'essere umano avrà la possibilità di vivere con le cellule del proprio corpo che non cominciano ad un certo punto il loro processo di invecchiamento. Non si avrà quindi più paura di invecchiare, il chè influirà positivamente sui ritmi ed il tenore di vita. Purtroppo ci son componenti inquinanti che impiegheremo moltissimi anni ad eliminare nel giusto modo. Una vita vissuta in armonia ed in mezzo alla natura, credo sia la migliore vita possibile. Il bisogno di una interiorità maggiore, e di una piacevole simbiosi con l'ecosistema che ci circonda viene rappresentato nel rendering da quegli elementi aggiunti dall'ipotetico inquilino di questo appartamento.

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