autumnkeys wrote:ovviamente d'accordo su questo, con la precisazione che secondo me il CM di vray deve garantire che nel render non ci siano delle zone in cui i livelli si sono "bruciati", sia nelle highlights che nelle shadows.
per capirci, se esporto un render di interni in mappatura lineare, é facilissimo che in prossimitá delle aperture la zona venga bianca bruciata (RGB 255), come tutti ben sappiamo.
ma anche l'inverso, tarando il dark multiplier in modo da avere ombre scure, o comunque settando l'illuminazione in un modo tale da ricreare alcune zone vicine al nero (RGB 0) é anch'esso secondo me un modo di bruciare l'immagine nel senso opposto.
questo perché, in questa precisa circostanza, PS o AE non possono ricreare le informazioni di luminanza che sono andate perse nelle cosiddette "bruciature". ormai quello che é bruciato é bruciato ed insistere a correggerlo in postproduzione crea solo artefatti ancora peggiori.
in conclusione, secondo me, si puó lasciare perdere la taratura del CM in vray, a patto che il render finale uscito dal motore provveda tutta la gamma dinamica dei livelli in modo piú lineare possibile. a questo punto abbiamo tutto ció che serve per fare un ottimo lavoro di postproduzione e possiamo curvare e spostare punti di gamma a nostro piacimento.
ma dalla mia esperienza personale e da quello che vedo in giro, nella quasi totalitá dei render di interni illuminati con luci area alle aperture, almeno un CM exponential o hsv exponential con settaggi di default é d'obbligo.
Totalmente daccordo! hai preso in pieno il mio pensiero, a mio avviso l'utilizzo del color mapping, exp o altri, che bloccano il punto di bianco e di nero, sono fondamentali per poter lavorare direttamente nel motore di rendering, non soltanto per una questione di praticita' ma anche di qualita', il motore di rendering renderizza sempre a 32bit, se io schiarisco e correggo, sotto un ombra trovo delle informazioni, se renderizzo a 8 bit non mi venite a dire che faccio la stessa cosa in photoshop perche' e' falso.
Tutti sanno che se alzo l'esposizione di un immagine a 8 bit creo effetti di onde di gradienti sbagliate, i bianchi se abbassati diventano grigi, le ombre da nere diventano grige e sotto non c'e' niente, devo lavorare a 32 bit altrimenti non e' la stessa cosa.
In tutti i motori di rendering, la sovra esposizione puo' essere recuperata con il color mapping. Lavorare con un immagine lineare non e' sbagliato, dipende sempre dal tipo di situazione, se si necessita di un alto contrasto rimanere nello spazio colore lineare e' la morte sua, tipo di notte...
C'e' anche da tener presente che fare sempre tutto in post produzione, da all'utente, SI la padronanza di ritoccare tutto quello che nel rendering non e' venuto fuori, ma da pero' un effetto di "POST" che vuol dire fatto dopo, che magari non a tutti piace fare dopo una cosa che potresti apprezzare direttamente dentro la finestra del rendering...no?
A me piace molto evitare la post, perche' cosi' ho la totale padronanza stilistica dell'immagine dentro la finestra di cinema4D piuttosto che andare in photoshop e alzare i livelli e schiarire e poi mi accorgo che perdo alcune cose, magari mi si vedono troppo degli oggetti, etc etc...
questo forse riguarda anche il modus operandi pero' sinceramente il color mapping non lo metterei tra gli strumenti che non servono ad una ceppa per migliorare l'immagine...questa piu che una provocazione mi pare una strunzata...
E' come dire non mettiamo le riflessioni, tanto si possono fare anche in post produzione...
Non mi dite che se avessimo l'opportunita' di fare dei glare o del flow nell'immagine, fatta bene pero', non quelle cagate di cinema, non le fareste direttamente nel rendering? se fosse possibile attivare nella camera di vray l'effetto glow e flare non lo usereste? lo fareste sempre in photoshop?
io lo userei, cosi' esco con un immagine perfetta e me ne sbatto di andare in photoshop...

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