Sto rivedendo tutti i parametri di vray e analizzando l'irradiance map mi è venuto un dubbio , a cosa serve far fare dei prepass a bassa risoluzione ? Non converrebbe farne uno unico ad alta risoluzione mettendo direttamente Min rate e Max rate a 0 per avere una mappa già dettagliata ? Ragiono sempre in funzione del render finale non di preview , in quel caso ha senso per velocizzare la mappa ed ottenere una discreta qualità . Vi allego due immagini , dove ho utilizzato i medesimi parametri cambiando solo i min rate e i max rate.
Mi sfugge il principio scientifico per il quale convenga utilizzare min/max impostati a 0, praticamente togli tutta l'adattività che è uno dei punti forti dell'IM e dubito che la cosa ti ripaghi in termini di velocità di calcolo e qualità finale. Senza dilungarci(lascio a te gli approfondimenti su come lavorino min e max) ti consiglio di partire quasi sempre da settaggi prestabiliti(i preset dell'1.9 per lo standalone sono una buona base) e andare a modificare i parametri(con cognizione di causa) solo quando necessario.
Testare la bontà di un setup GI su una scena contenente tre piani e un paio di primitive geometriche può risultare spesso fuorviante, per vederne i limiti/pregi testa il tutto su una scena reale;)
Sicuramente in termini di tempo non discuto il fatto che questi si dimezzino ma la qualità finale non ha confronti . Volevo solo avere la conferma che il sistema dei prepass nasce per motivi di ottimizzazione dei tempi di render .
Lo scopo dell'irradiance è quello di ottenere una maglia di punti campione maggiormente concentrati dove c'è bisogno, se gli fai fare un solo passaggio costringi il motore a stendere una maglia uniforme prendendo campioni anche dove non serve (o cmq non prendendone di più dove serve)...in pratica annulli la principale caratteristica di vray e cioè l'adattività del calcolo.
Scusa ma non capisco , ma quale differenza c'è tra il prepass -3 e il prepass 0 ? Per quanto possa aver capito la differenza sta nella porzione di immagine che si va ad analizzare ma il principio dell'adattività non dovrebbe cambiare , facendo più prepass credo si agevoli il calcolo per il prepass successivo attenuando i tempi , forse a costo di una perdita di dettaglio , ditemi se sbaglio.
l'adattività sta proprio nei passaggi multipli... :) è tramite quelli che vray riesce ad ottenere una mappa di campioni più densa nelle zone che ne hanno bisogno e di conseguenza dedicare meno tempo a quelle dove non serve. Il principio è lo stesso dell'antialiasing: il Fixed è più lento perchè lo stesso numero di suddivisioni è applicato a tutti i pixel indistintamente, mentre l'Adaptive DMC è più veloce perchè applica un numero di suddivisioni minori nelle zone che non necessitano antialiasing (es. il cielo, o un muro tutto bianco).
L'irradiance funziona in maniera simile: l'immagine viene analizzata a partire da una certa risoluzione distribuendo uniformemente un tot di campioni (1° passaggio). Al passaggio successivo la risoluzione viene raddoppiata e solo nelle zone dove le differenze tra i pixel superano i vari threshold vengono presi maggiori campioni.. e così via.
In sostanza, fare un solo passaggio ad alta risoluzione è più lento (seppur non necessariamente meno preciso) che farne 3 o 4 partendo dalla bassa risoluzione.
mi spiegate come mai lasciando gli stessi paramentri di irradiance map se eseguo un render in locale mi da ad esempio 4 passaggi, ma se lo faccio in DR il pass diventa unico?
non mi pare cambi niente in fase di render finale però...
zac.davide wrote:scusate, mi accodo alla discussione
mi spiegate come mai lasciando gli stessi paramentri di irradiance map se eseguo un render in locale mi da ad esempio 4 passaggi, ma se lo faccio in DR il pass diventa unico?
Semplicemente perchè i preset per lo standalone utilizzano di default "mixed resolution" che concentra tutti i diversi passaggi dell'IM in un'unico prepass per ottimizzare i tempi di calcolo. Consiglio di tenerlo sempre attivo in DR come in locale.
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