Mi ci vorra un mese per rileggere tutte le discussioni anche quelle più accese.

Comunque anche se sono stato assente dal forum, un sogno ispiratore mi ha portato ad
intraprendere finalmente l'esplorazione del mondo Steampunk!!!
Vi racconto, in breve,il sogno che mi ha ispirato. Alcuni pezzi li ho rielaborati nei giorni seguenti
perchè mi dispiaceva lasciar cadere in sordina un'esperienza tanto intensa.
Il sogno inizia con un' esplorazione guidata ad un castello medievale in rovina, sito tra il Lago di Como e il Lago Maggiore e famoso per
la sua non storia:si narra, infatti, che i manoscritti che parlavano di questo castello e del suo Re furono tutti distrutti o bruciati e che i pochi frammenti rimasti parlino in modo vago e misterioso di macchinari da guerra.
Il primo giro turistico finisce velocemnte dopo aver esplorato il possente cancello, le maestose mura e i pochi torrioni accessibili.
La guida, non appena la maggior parte della gente si dilegua, chiede se siamo interessati a visitare una parte
scoperta recentemente,che comprende anche le segrete del castello.
Alcuni rifiutano, ma io, la mia fidanzata Alessia e un paio di famiglie, accettiamo
di intraprendere questa esplorazione che, a detta della guida,potrebbe risultare avventurosa e persino rischiosa.
Tutto, all'apparenza, appare come il set di un film:scheletri appesi alle catene delle celle, enormi ragnatele, cancelli divelti in maniera sinistra e davvero tanta fanghiglia.
La guida decide di fare una sosta in un'ampia sala ben illuminata da un maestoso candelabro,al basamento del quale vi è inciso uno strano fregio: una T molto elaborata che termina a punta,incastonata su una ruota dentata assai insolita.
Mentre ascoltiamo quel poco che la guida ha da raccontare sulla storia delle segrete, un ragazzino di nome Stefano si allontana dal gruppo per esplorare
le stanze adiacenti.
Dopo pochi minuti torna tutto sconvolto e stupito:dice di aver trovato uno strano portello appeso in una stanza.
In pochi sembrano incuriositi dalla scoperta di Stefano.Io e Alessia,invece, spinti dalla curiosità di vedere cosa
abbia acceso l'euforia in quel ragazzino, ci facciamo condurre nella stanzetta. E' buia, isolata e maleodorante..
Li, come aveva descritto Stefano,troviamo questo strano portello.
In effetti qualcosa di strano lo ha:i cardini che avrebbero dovuto tenerlo ancorato al muro erano spaccati e il portello è appeso a 20/30 cm dalla parete grazie ad un robusto braccio
metallico.Il portello viene illuminato dall'unico spiraglio di luce presente nella stanza.
Ancor più strano è lo specchio posto al suo centro:fissato da una ghiera metallica che non sembra aver risentito dei secoli passati.
Il ragazzino, mentre io e Alessia discutiamo sull'origine
di questo strano oggetto, afferra un rametto di legno e lo avvicina al vetro per toccarlo.
Non appena il legno sfiora la superficie dello specchio,questa lo risucchia e lo fa sparire nel nulla, come fa lo stagno col sasso lanciato.
Il ragazzino, con un bercio soffocato dall'emozione, cerca inutilmante di attirare la nostra attenzione, ma non riusciamo a vedere cosa è appena accaduto.
Il colore di quello che pareva un normale specchio però nel frattempo è cambiato.
Mentre Stefano ci descrive l'accaduto, Alessia decide di tranquillizzarlo e avvicina la mano allo specchio;io so già che sta commettendo un errore.
Ancora parla quando viene attirata verso lo specchio e la sua mano ne viene risucchiata all'interno.
Era come se una strana forza continuasse ad attirarla.
Dopo una lunga lotta riusciamo a liberarla cadendo
rovinosamente a terra:Alessia non ha perso mano, ma il suo
orologio è sparito......
In quel momento il sogno si oscura.
Dopo un attimo riappare il portello: nuovo di zecca
Si vede un ragazzo che con in mano un rametto di legno smuove intimorito un orologio:alle sue spalle si ergono un imponente
castello e truppe medioevali a cavallo. Sul mantello reale vestito dal ragazzo si nota un vessillo fatto da una T che termina
a punta....... ma non c'è ruota dentata,come per il simbolo sul candelabro.
Non appena sveglio mi rendo conto che la ruota dentata altro non era se non l'ingranaggio di un orologio.
Fine del sogno.
Ci sarebbero altre immagini che ricordo, ma sono tutte molto confuse, l'unica che mi è rimasta ben impressa è un possente
cancello che si spalanca lentamente e dall'ombra si scorge un ragno meccanizzato.
Questa ultima scena + di tutto il sogno mi ha ispirato e quindi per un po' mi dedicherò alla realizzazione di macchinari e mezzi
in stile Steampunk, e parto subito dal ragno.
Come prima cosa ho iniziato ha modellare le parti di corazza che rivestono le meccaniche della zampa. dopo un po di disegni fatti a mano mi sono messo a modellare qualche componente. Il dilemma che ho è se improntarlo come un oggetto nuovo, o molto vissuto, per ora sono + incline alla seconda ipotesi. La zampa per fortuna mi è rimasta ben scolpita in testa, quindi non ho avuto grossi problemi nel realizzarla Per il momento non ho tempo di postare altro, appena riesco carico altre immagini.
Ciao
A tutti!
Alex
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