masterzone wrote:..alla fine secondo me bisogna uscire dall'ottica che il software è mio,..
Io ti di il mio software come un servizio. Se il servizio non funziona bene io me ne vado e non ti pago l'abbonamento.
Uhm.. no, Mz, non mi convince. Quoto George. Comunque almeno affiancherei le diverse opzioni.
L'abbonamento non mi sembra garanzia di qualità o di fidelizzazione proprio perché l'esborso mensile è (apparentemente) basso e quindi sottointenderebbe "beh, con la cifra che ti chiediamo cosa ti aspettavi?!". Non rinnovare 500 o 3000 cucuzze e conservare il software ha ben altro potere contrattuale che non rinnovarne 30 o 50 e trovarsi pure di colpo senza strumento di lavoro!
La presunta libertà di dire "me ne vado" mi suona, lato azienda, più come "se non ti stà bene, vattene" che mi ricorda le assicurazioni, gestori telefonici, ecc. che fanno accordi di cartello e che ti dicono puoi andare da un'altro.. ma in un oligopolio significa: "si, vai da un altro.. tanto non lo trovi un prezzo inferiore o un trattamento migliore!"
Assolutamente no! Avere la libertà dell' uso nel tempo è una grande cosa proprio ai tempi di oggi, con occasioni di lavoro discontinue e non sempre sicure, un ulteriore costo fisso non ci serve proprio!
Sennò l'unica drastica "uscita di emergenza" a quel punto è l'open source, che nelle mani giuste è tutt'altro che un ripiego.
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