3D - Realtà produttive italiane

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Nemus
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3D - Realtà produttive italiane

Post by Nemus »

Prendo spunto dal topic di lcx per provare a fare una discussione su quello che è l'attuale panorama italiano in ambito 3D. Parto prima da una premessa.

Prima che entrassi in questo fantastico mondo (beh, tecnicamente sono ancora nell'atrio pfiu ) ero pressapoco di questa idea: in italia non c'è nessuna grande realtà, a parte forse la Rainbow CGI, perché nessuno sa fare il 3d decentemente. Mi sono poi iscritto a questo forum e hoi scoperto, con mia grande sorpresa, che di gente preparata ce n'è, eccome. Basterebbe citare il wideCAT postato nel WIP, ma ce ne sono una infinità.

Ora mi chiedo: se persone in "ristrettezza di mezzi", ossia che lavorano affidandosi ai propri strumenti e al proprio tempo libero, riescono a tirare fuori delle robe del genere, cosa succederebbe se queste stesse persone avessero a disposizione mezzi e tempo di una grande società?

Come mai c'è così tanto "know-how", e così poco risultato pratico. Non so voi, ma io ho un po' le balle piene di fiction su questo o quel corpo militare, questa o quella ragazzina rapita, per non parlare di quegli obbrobri che ogni anno sbancano i botteghini a natale. Ci sarà mai una occasione anche per voi (e magari quando sarà il momento, per me ;) )?

P.S. Magari mi sbaglio io e di realtà aziendali ce ne sono, ma dove?
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Zion
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Zion »

Nemus wrote:Ora mi chiedo: se persone in "ristrettezza di mezzi", ossia che lavorano affidandosi ai propri strumenti e al proprio tempo libero, riescono a tirare fuori delle robe del genere, cosa succederebbe se queste stesse persone avessero a disposizione mezzi e tempo di una grande società?
Ti rigiro la domanda, come mai persone che sono veramente brave non lavorano in grandi societá?

Portare avanti un lavoro personale é diverso dal portare avanti un lavoro a livello professionale, all´interno di uno studio o una societá, sono richieste capacitá e qualitá differenti, ci sono pressioni differenti, tempi ristretti, etc. etc. che possono aver nulla a che fare con la semplice bravura o conoscenza del programma.

É come chiedersi come mai il ragazzino che nel campetto sotto casa fa 500000 palleggi col pallone non viene chiamato da Barcellona, Manchester o Real Madrid....... perché il calcio é fatto di corsa, intelligenza tattica, resistenza fisica, etc. etc. oltre che a saper fare tanti palleggi da soli.
Nemus wrote:Magari mi sbaglio io e di realtà aziendali ce ne sono, ma dove?
Magari qualcosa c´é, anzi c´é sicuramente, ma non si tratta di realtá importanti o che hanno la capacitá di andare all´estero e farsi valere in campo internazionale, di base, secondo me, tutto questo "know how" che tu dici di vedere non esiste, l´Italia é un paese piuttosto arretrato da questo punto di vista.
GEA DUA BE
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Nemus
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Nemus »

Se posso permettermi non sono d'accordo con l'analisi di Zion. Seguendo il tuo discorso si entra in un loop infinito: non ci sono realtà di spicco perché nessuno ha sufficienti conoscenze in ambito lavorativo, e nessuno ha sufficienti conoscenze in ambito lavorativo perché non ci sono realtà di spicco.
Portandoti il mio esempio, io ora lavoro come programmatore php e animatore flash per una importante (non grande) azienda romana. Ho fatto lavori per grosse realtà come mediaset. Dove ho imparato a fare quello che so fare? Da solo a casa, tutorial dopo tutorial, guida dopo guida, come quasi tutti quelli del mio ramo.
Questo ovviamente non significa che io stia facendo le STESSE cose di quando ero a casa, o che lavoro allo stesso modo, perché è ovvio che quando tu entri nel mondo del lavoro, tutto cambia nei modi e nei tempi, ma non è di certo questo l'insormontabile ostacolo.

Per citare il paragone calcistico, è vero che non tutti i palleggiatori di strada diventano fenomeni del calcio, ma è altrettanto vero che molti dei fenomeni del calcio sono stati palleggiatori di strada.
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arcnello
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by arcnello »

Zion wrote:
Nemus wrote:Ora mi chiedo: se persone in "ristrettezza di mezzi", ossia che lavorano affidandosi ai propri strumenti e al proprio tempo libero, riescono a tirare fuori delle robe del genere, cosa succederebbe se queste stesse persone avessero a disposizione mezzi e tempo di una grande società?
Ti rigiro la domanda, come mai persone che sono veramente brave non lavorano in grandi societá?

Portare avanti un lavoro personale é diverso dal portare avanti un lavoro a livello professionale, all´interno di uno studio o una societá, sono richieste capacitá e qualitá differenti, ci sono pressioni differenti, tempi ristretti, etc. etc. che possono aver nulla a che fare con la semplice bravura o conoscenza del programma.

É come chiedersi come mai il ragazzino che nel campetto sotto casa fa 500000 palleggi col pallone non viene chiamato da Barcellona, Manchester o Real Madrid....... perché il calcio é fatto di corsa, intelligenza tattica, resistenza fisica, etc. etc. oltre che a saper fare tanti palleggi da soli.
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Zion
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Zion »

Nemus wrote: Portandoti il mio esempio, io ora lavoro come programmatore php e animatore flash per una importante (non grande) azienda romana. Ho fatto lavori per grosse realtà come mediaset. Dove ho imparato a fare quello che so fare? Da solo a casa, tutorial dopo tutorial, guida dopo guida, come quasi tutti quelli del mio ramo.
questo potrebbe voler anche dire che il livello professionale in Italia é piú basso che altrove.

Magari in Germania, Inghilterra o Francia non avresti mai lavorato con le tue conoscenze "fatte da sole in casa", ma avresti dovuto avere studi specifici e piú qualificazione per presentarti nel mondo del lavoro.

Anche Kazakistan o in Lituania ci sono televisioni di importanza nazionale che daranno a qualcuno o qualche societá lavori di flash, animazione, vfx, etc. . Chi lavora per queste televisioni sará sicuramente gratificato dal lavorare per la piú importante realtá nazionale, ma ció non toglie che resta molto lontano dall´eccellenza o dall´essere competitivo in realtá piú avanzate di quella Kazacha o lituana.

L´Italia, almeno dal mio punto di vista, é molto indietro, quindi anche quello che in Italia é considerato il top, a livello assoluto ha un valore molto basso. Il fatto che tu sia entrato nel mondo del lavoro con tutorial e fai da te é esplicativo di quanto "arretrato" o poco avanzato sia questo ambito, senza offesa per nessuno. Il fatto che sia cosí poco evoluto, d´altronde, non permette neanche di sviluppare professionalitá o conoscenze in questo senso quindi il gap con le realtá piú avanzate é destinato ad aumentare, purtroppo.

Secondo te, per restare in tema calcistico, il top player del campionato rumeno é paragonabile al top player del campionato spagnolo o inglese o anche ad un giocatore medio di questi campionati?...........
Nemus wrote:è vero che non tutti i palleggiatori di strada diventano fenomeni del calcio, ma è altrettanto vero che molti dei fenomeni del calcio sono stati palleggiatori di strada.
quindi la tua teoria sarebbe che chi adesso é un campione di calcio ha iniziato palleggiando con la palla e non con una racchetta da tennis o un paio di sci.....? Oppure vuoi dire che basta iniziare a palleggiare con una palla e automaticamente si diventa campioni di calcio?
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SINK69
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by SINK69 »

posso dire la mia? :)
hehehe quoto Zion e nemus :)
però fare animazione 3D in italia, nn è cosa semplice, soprattutto se relegata a pubblicità e/o piccoli corti...
perchè in questo stato il massimo che si riesce a creare, parlo di cinematografia, sono fiction e fotocopie, cinepanettoni e c..... astronomiche del calibro di box office 3D...
in un paese con queste basi, mi domando cosa si può fare e soprattutto SE si può fare...
ormai gli standard sono quelli Pixar, Dreamworks ecc ecc e sul nostro territorio aimè nn c'è niente in grado di competere con potenze del genere....
se non si investe più su "noi" giovani e sulle nostre potenzialità, incentivando la crescita di nuovi settori e nuove attività, rimarremo sempre a palleggiare sulla strada...che per adesso è una strada, ma tra qualche tempo non molto lontano inizierà a diventare una strada di periferia....
chiudo con una frase di un grande del cinema italiano, che a mio avviso ha prodotto il più bel film di sempre...

"Io non voglio assumere l'atteggiamento di quello che vuole spiegare tutto, che è serio...si rischia di essere banali, di ripetere cose già dette che sanno tutti quanti. La comicità ti dà la possibilità di dire tante cose senza annunciare: <<Sotto-ci-sta-questo-discorso>>. Se vuoi capire, bene. Se no, ti sei fatto una risata." M. Troisi

ed in italia siamo governati da chi sa fa delle gran belle risate....
hai gia dato un occhio qui??? ---> http://www.betarender.com/
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Nemus
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Nemus »

Magari in Germania, Inghilterra o Francia non avresti mai lavorato con le tue conoscenze "fatte da sole in casa", ma avresti dovuto avere studi specifici e piú qualificazione per presentarti nel mondo del lavoro.
cut
Secondo te, per restare in tema calcistico, il top player del campionato rumeno é paragonabile al top player del campionato spagnolo o inglese o anche ad un giocatore medio di questi campionati?...........
Scusami Zion ma stai travisando il mio discorso. Io non sto qui a chiedere come mai non abbiamo realtà del calibro di Pixar e IL&M, o perché gli americani non vanno a vedere i nostri film di animazione così come noi vediamo i loro. Io mi sto domandando come mai noi stessi non andiamo a vedere i NOSTRI film di animazione (domanda retorica ovviamente, non essendocene), perché ci sono così tante risorse umane e così poco risultato visibile "in superficie".
Organizzazione? Voglia di rischiare? Desiderio di emergere? Non so, ma riassumere tutto con "siamo arretrati" mi sembra un po' semplicistico...

Tornando al calzante esempio calcistico, non mi chiedo ingenuamente come mai la top class kazaka non compete con quella inglese, piuttosto come mai non esiste una top class in kazakistan.

Ok, siamo arretrati, ma qualcuno da qualche parte dovrà pur cominciare. E se nel mercato si crea una domanda, magari anche l'offerta di istruzione si adeguerà. Lo so che è una visione lontana, ed è proprio per questo che mi ponevo il dubbio.

Postilla. Io ho studiato programmazione per anni a scuola. Poi ho avuto la fortuna di essere stato e di essere tuttora a contatto con professionisti seri e qualificati nel mondo del lavoro (che è generalmente arretrato, ma con le dovute eccezioni). PHP e Flash sono stati "l'ultimo passo", quello fatto da me. Se un programmatore dovesse correre a segnarsi a un corso ogni volta che esce una nuova piattaforma... Beh, chi è programmatore lo sa, e vale credo in tutto il mondo.
Allo stesso modo c'è gente che studia grafica/design per anni, e poi si specializza nel 3D, da soli o no fa poca differenza, almeno dal mio punto di vista.
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Nemus
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Nemus »

SINK69 wrote: se non si investe più su "noi" giovani e sulle nostre potenzialità, incentivando la crescita di nuovi settori e nuove attività, rimarremo sempre a palleggiare sulla strada...che per adesso è una strada, ma tra qualche tempo non molto lontano inizierà a diventare una strada di periferia....
chiudo con una frase di un grande del cinema italiano, che a mio avviso ha prodotto il più bel film di sempre...

ed in italia siamo governati da chi sa fa delle gran belle risate....
concordo...

P.S. Ma la roba su quel blog è tua?
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Zion
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Zion »

Nemus wrote: Organizzazione? Voglia di rischiare? Desiderio di emergere? Non so, ma riassumere tutto con "siamo arretrati" mi sembra un po' semplicistico...
E cosa ti aspetti, un segno divino, una forza aliena, un complotto internazionale........?
Semplicemente non abbiamo sviluppato tradizione in questo senso, manca una cultura informatica, si investono pochissimi soldi in nuove tecnologie e...... siamo arretrati da questo punto di vista.

Nemus wrote:Io mi sto domandando come mai noi stessi non andiamo a vedere i NOSTRI film di animazione (domanda retorica ovviamente, non essendocene), perché ci sono così tante risorse umane e così poco risultato visibile "in superficie".
Ma dove le vedi tutte queste risorse umane? Da come parli tu sembra che gli italiani non facciano altro che modellare e renderizzare. A me sinceramente sembra che il 99,9% della gente non capisce proprio cosa significhi tutto questo e, se va bene, é convinta che basta premere un tasto e poi il computer fa tutto da solo, modello e rendering pronti in 2 minuti......
D´altronde se ci fossero cosí tante risorse umane automaticamente ci sarebbero societá e tutto il resto. Microsoft ha aperto il suo centro di sviluppo europeo in Romania, secondo te ha "deportato" tutti quelli che ci lavorano in Romania o l´ha aperto li perché c´era giá a disposizione tanta forza lavoro (ed avanzata) in questo campo?
Nemus wrote: E se nel mercato si crea una domanda, magari anche l'offerta di istruzione si adeguerà. Lo so che è una visione lontana, ed è proprio per questo che mi ponevo il dubbio.
E perché? Se come dici tu (e purtroppo é la veritá) bastano qualche tutorial ed un´istruzione fai da te per lavorare anche ad alti livelli, perché ci dovrebbe essere qualcuno che investe soldi e tempo in un´istruzione universitaria o comunque corsi avanzati a pagamento quando con zero euro in qualche mese sei comunque pronto a lavorare?
In questo caso é l´esatto contrario, il livello é talmente basso che la gara é al ribasso, a chi chiede meno soldi a scapito delle capacitá, che in un mercato cosí poco selettivo contano di meno.
Nemus wrote:Se un programmatore dovesse correre a segnarsi a un corso ogni volta che esce una nuova piattaforma... Beh, chi è programmatore lo sa, e vale credo in tutto il mondo.
Allo stesso modo c'è gente che studia grafica/design per anni, e poi si specializza nel 3D, da soli o no fa poca differenza, almeno dal mio punto di vista.
Ma non credo.
Tu ti riferisci alla situazione che conosci, probabilmente ci sono situazioni piú professionali e piú esigenti dal punto di vista lavorativo. Mio fratello é ingegnere informatico, lavora in Germania presso la piú grande societá telefonica/internet mondiale e impara almeno un linguaggio all´anno con corso e certificazione. Certo che se aggiustava telefoni o montava modem tutto questo non gli serviva............
Se lavori nel campo informatico é necessario aggiornarsi in continuazione altrimenti che fai continui a vendere nel 2011 connessioni con modem a 56k perché quello hai imparato e quello conosci!?
Anche un qualsiasi grafico non é che impara Cinema 4D R11 e li si ferma, ogni anno ha una versione nuova con nuove features, ogni anno ha nuovi programmi, ogni anno ha nuovi motori di renderings e cosí via, i programmi cambiano, ne escono di nuovo e altri vengono abbandonati.

È come se un meccanico non si aggiornasse e riparasse solo auto fino al 2000.... e il resto? Tu hai imparato Flash e adesso sei a posto? chi ha imparato 10 anni fa ha fare i siti in .html sta a posto e adesso per tutta la vita continuerá a fare solo quelli?

Concludendo, tu ti lamenti tanto, ma da quello che scrivi sei proprio il primo a far emergere questa mentalitá approssimativa e un po arruffona che caratterizza il mondo della CG e dell´informatica in Italia, la convinzione che basta un po di fai-da-te per diventare professionisti perché probabilmente consideri la materia banale e semplice, del tipo "basta schiacciare un pulsante", perché alla fine questa mediocritá e mancanza di concorrenza fa un po comodo a tutti, a chi con due tutorial é giá in grado di fare i primi lavoretti a nero e a chi puó assumere qualche ragazzino a nero al posto di un ingegnere informatico (o simili) e risparmiare cosí sul costo del lavoro, tanto la richiesta (e l´offerta) a quel livello é, quindi non credo che cambierá.
GEA DUA BE
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Nemus
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Re: 3D - Realtà produttive italiane

Post by Nemus »

rispondo alla tua ultima parte di post, cher riassume un po' tutto il tuo pensiero
Zion wrote: Concludendo, tu ti lamenti tanto,
Io non mi lamento tanto, io ho osservato una situazione e ho posto delle domande. Il fatto che sia in disaccordo con te fa scadere tutto a delle semplici lagne? Non credo
ma da quello che scrivi sei proprio il primo a far emergere questa mentalitá approssimativa e un po arruffona etc etc
E vabbè. Immagino che anche averti accennato brevemente alla mia storia lavorativa personale non serve, sono italiano quindi approssimativo e arruffone. Tuo fratello vive in germania e impara un linguaggio l'anno con corso certificato, ma qualcosa mi dice che quel corso certificato glielo paghi l'azienda (che come dici tu è leader mondiale). Questo rende tuo fratello non approssimativo e arruffone? No, casomai rende l'idea di un sistema (la germania) a non essere tale. Io non credo che siccome l'Italia sia generalmente un paese che va in una direzione, tutti gli italiani vadano in quella direzione. E la mia domanda stava tutta lì.
del tipo "basta schiacciare un pulsante", perché alla fine questa mediocritá e mancanza di concorrenza fa un po comodo a tutti, a chi con due tutorial é giá in grado di fare i primi lavoretti a nero e a chi puó assumere qualche ragazzino a nero al posto di un ingegnere informatico (o simili) e risparmiare cosí sul costo del lavoro
qui poi, vabbè

Comq appurate le nostre posizioni considero chiusa la parentesi tra me e te ma lascio il topic aperto, casomai qualcun'altro volesse dare il proprio contributo
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