Sentite qui (se ci credete).
Ad un certo punto una domanda è stata questa (non sono proprio le parole esatte, ma non c'entra: il merito è questo): "In quale anno accedde l'eccidio delle SA ad opera di Hitler denominato "la notte dei lunghi coltelli?"
Risposte possibili: 1952- 1934-1968
Udite, udite: uno dei due concorrenti (dopo attenta e profonda riflessione) spara un "1968" (!!)
E qui sobbalzo dalla sedia...................
L'altro concorrente, una giovane laureata (sottolineo laureata) si accinge a rispondere e io penso "Beh.....dai: a questo punto mi sembra talmente ovvio che non può sbagliare"
....................e invece no: la giovanotta in questione (pure lei dopo attenta riflessione) spara: "1952" (!!!!)
E qui sono sobbalzato talmente dalla sedia.........che l'ho rotta






Ora: ci stà che uno (sopprattutto un giovane) non sappia cos'è e cosa è avvenuto nei due giorni passati alla storia come "la notte dei lunghi coltelli", ci stà che si risponda impulsivamente (non è questo il caso perchè ambedue ci hanno pensato per più di qualche secondo), ma non ci stà avere una cultura generale così limitata: no, dai.
Anche mio nipote di 10 anni sà che Hitler è morto del 1945 e non poteva, ovviamente, essere vivo nel '52 o nel '68: quindi la risposta era ovvia, no?
Emozione da studio televisivo? Mah.......a me è sembrata proprio carenza di cultura generale e scarsa capacità di ragionamento (peraltro ragionamento banalissimo)
Sono sempre più convinto che se i giovani oggi non trovano lavoro è sicuramente per tutte le ragioni possibili e immaginabili, ma è anche per un 10% colpa loro: mi opinione personale.
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