Cinema 4D e Chuck il camaleonte

Cinema 4D e Chuck il camaleonte

15 aprile 2016

Cosa possono fare dei giocatori appassionati con anni di esperienza nel 3D se il loro gioco ideale non è disponibile nell'App Store? Lo sviluppano da soli! Ecco come un team di 3 persone ha creato le avventure di Chuck il camaleonte, la cui missione è esplorare dei livelli in 3D raccogliendo bolle di sapone lungo il percorso...


Dopo una fase iniziale di pianificazione, era necessario scegliere lo strumento adatto con cui realizzare il progetto. Il team ha scelto Unity 3D come strumento di sviluppo, visto che può essere usato per sviluppare sia per sistemi Android sia per iOS. Alessandro Maniscalco con Elisa Salgarelli, artisti grafici, hanno creato gli elementi 3D utilizzando Cinema 4D.


Cinema 4D aveva tutto il necessario per creare gli elementi del gioco ma, come ci spiega il programmatore Matteo Porchedda, il diavolo si nasconde nei dettagli: “Gli elementi, esportati così com'erano, funzionavano bene, ma non erano efficienti dal punto di vista della memoria! Se nella scena erano presenti più istanze di un certo oggetto, queste venivano convertite in geometrie durante l'esportazione, aumentando notevolmentela dimensione del file. Pertanto, ho creato uno strumento utilizzando Python che converte le istanze da Unity 3D a Unity Prefabs. In Unity 3D abbiamo utilizzato un secondo strumento che posizionava i vari Prefabs in modo facile e rapido, se necessario".
Cinema 4D ha offerto agli artisti un ampia libertà a livello di progettazione, presentando comunque delle sfide. Come racconta Matteo: “Dal momento che stavamo sviluppando per dispositivi tablet con performance limitate, molti dei livelli creati da Alessandro e Elisa si sono rivelati troppo dettagliati e dovevano essere ottimizzati. Gli steccati ad esempio erano molto pesanti a livello di memoria e molti di essi sono stati rimossi senza pregiudicare troppo le caratteristiche del livello. Dopo aver rimosso molte delle recinzioni in tutto il gioco mi è stato dato il soprannome di Mr.Steccato!


Finita la modellazione degli oggetti, il texturing e l'illuminazione erano in cima alla lista delle cose da fare, mentre si cercava di ottenere il meglio da ogni singolo oggetto. Ciò è stato possibile grazie allo Strumento Pittura delle mesh di MAXON BodyPaint 3D, che permette un rapido unwrap delle UV. "La funzione UV 'Allunga per Adattare ai Bordi' si è rivelata una funzionalità molto preziosa" sottolinea Matteo, "perchè ha reso possibile creare delle transizioni continue e perfette tra le varie texture!" L'illuminazione è stata realizzata usando l'Illuminazione Globale mentre le ombre sono state aggiunte in Cinema 4D. Sono state usate le Light Maps e Fissa Texture per generare nuove mappe texture da queste scene, che potevano essere usate in Unity 3D. In tutto sono state create oltre 2.000 texture per Jungle Bubble, molte delle quali - come quelle di Chuck e del mostro - sono state dipinte manualmente in BodyPaint 3D.
Ci sono voluti circa due anni per concepire, progettare, texturizzare, esportare, implementare e testare tutte le 59 scene del gioco! Jungle Bubble è ormai completa e Chuck the Chameleon può essere sperimentato su dispositivi iOS e su Android. I produttori hanno in programma di rendere disponibile Jungle Bubble anche su altre piattaforme.


L'articolo ufficiale lo potete trovare a questo link


http://www.maxon.net/it/news/singleview-default/article/cinema-4d-jumpstarts-chuck-the-frog.html

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