Intervista a Marco Bertoldo

Intervista a Marco Bertoldo

30 luglio 2018

Lo staff del C4Dzone ha intervistato Marco Bertoldo. Marco ha frequentato nel 2014 un corso Master di Cinema 4D presso il nostro centro corsi, ha poi lasciato l'Italia per spostarsi a lavorare all'estero e ad oggi lavora in BBC in Inghilterra , motivo per cui riteniamo interessante fare due chiacchiere assieme e conoscere la sua esperienza.

Ciao Marco, grazie per aver accettato di essere intervistato da noi, descriveresti ai nostri utenti chi sei e di cosa ti occupi?
Mi chiamo Marco, mi sono laureato allo IUAV di Venezia nel 2009. Dopo una breve esperienza lavorativa come freelancer in canali televisivi locali e in uno studio di architettura, ho frequentato il master di C4D a Verona. Al termine del corso, sono partito per l'Inghilterra con un programma europeo di scambio culturale in ambito lavorativo.
Una volta completato il programma sono riuscito a trovare lavoro, prima presso un'azienda di progettazione di scenografie per eventi e successivamente nel broadcasting come Motion Designer.
Dal 2016 ho iniziato a collaborare con la BBC, lavorando a tempo pieno nella sede principale (New Broadcasting House) di Londra. Il lavoro, chiamato Visual Journalism, consiste nella creazione di grafica animata per le news e programmi di approfondimento, il cui fine è quello di rendere la notizia più comprensibile e memorizzabile dall'audience attraverso infografica, virtual reality, 3d, mappe e grafici. La difficoltà del lavoro è quella di completare il progetto avendo a disposizione al massimo un paio d'ore, utilizzando idee innovative e puntando sulla qualità.


Molto interessante Marco! Quindi i tempi di realizzazione di quello che produci sono molto veloci, ok torneremo sull’argomento tecnico nelle prossime domande. Prima proseguiamo con un po di background. Raccontaci tecnicamente come hai fatto a decidere di lasciare l’Italia e di provare l’esperienza lavorativa all’estero, avevi qualche aggancio? Hai mandato prima dei curriculum attendendo un contatto per poi partire oppure ti sei fermato li e hai cercato lavoro in Inghilterra?
Diciamo che non ero soddisfatto del lavoro in Italia, in quanto lo standard non era altissimo e le opportunità limitate.
Al tempo stesso avevo scoperto che attraverso un programma Europeo avrei potuto lavorare all'estero per due mesi. Cominciai a fare una ricerca inerente alle opportunità lavorative in vari paesi europei e l'Inghilterra, soprattutto al Sud offriva molto. Tra l'altro avevo una conoscenza intermedia della lingua Inglese che mi avrebbe facilitato il processo.
A questo punto contattai uno studio con sede a Londra che era iscritto nella lista di aziende che supportava questo programma Europeo e una volta compilati tutti i documenti partii, alloggiando temporaneamente a casa di un'amica.
La cosa che mi lasciò più sorpreso, fu che malgrado le dimensioni ridotte dello studio (eravamo in 4), i clienti erano molto importanti.
Il mio primo progetto fu per Woolmark Prize e il secondo per MTV.
Dopo due mesi, terminata la mia esperienza, avevo dei progetti interessanti nel mio portfolio, così provai a mandare qualche curriculum senza troppe aspettative. Fortunatamente poco dopo, vedendo che avevo già lavorato in uno studio inglese, mi offrirono un vero e proprio lavoro retribuito in un'azienda che progettava scenografie per eventi.
Terminata quell'esperienza, iniziai ad avvicinarmi all'animazione 2d/3d trovando lavoro in vari canali televisivi come Motion Designer e dimostrando una 'track record' solida, tutto diventò più semplice e le opportunità si moltiplicavano. Dal 2016 lavoro stabile alla BBC ad Oxford Circus

A livello di portfolio da quello che dici supponiamo che sia molto importante che questo sia bello pieno di progetti personali e/o lavorativi. Quanto pesa il portfolio rispetto ad esperienze scolastiche per poter entrare nelle aziende, parlando in questo caso dell’Inghilterra?
Diciamo che per fare una prima selezione solitamente chiedono una Laurea triennale in graphic design o animazione, giusto per essere sicuri che il candidato abbia delle basi.
Poi quello che incide e' l'esperienza, quella che viene chiamata 'proven track record', dimostrando di avere avuto gia' esperienza in qualche studio, meglio se in Inghilterra, in quanto contano molto le referenze. Solitamente quando si cambia lavoro, il nuovo datore di lavoro si mette in contatto con la precendente azienda con cui hai lavorato per chiedere un feedback ed accertarsi che tu sia stato sincero.
Se una persona ha un buon portfolio, aver lavorato per clienti importanti fa ancora di piu' la differenza.
A volte e' meglio specializzarsi in qualcosa di dettagliato e saperlo far bene piuttosto che una conoscenza generale vaga. Sono molto settoriali.
Ultima cosa, viene sempre specificato il livello del lavoro (junior, mid, senior) e corrispondera' ad un range del salario con cui si negoziera' durante il colloquio di lavoro.


Marco parlaci ora dei software, ovviamente come tutti i nostri lettori ci preme sapere che se l’esperienza acquisita su un software rimane un ottimo bagaglio per noi oppure il mercato richiede tutt’altro. In parole povere, ti sei scontrato con strane richieste software oppure vige la legge che il pennello non fa il pittore?
Quando si auspica a un'offerta di lavoro, solitamente sono scritti i software richiesti.
Diciamo che in linea di massima si devono avere delle buone basi dell'Adobe Creative Suite, specialmente di After Effects e Photoshop, in quanto per fare lavori veloci sono i software piu' ideali.
Per quanto riguarda il 3d, ho notato che il mercato solitamente usa C4D per il broadcasting, Maya per i games e vfx e 3DStudio per l'architettura.
Se ad esempio l'azienda per cui si comincia a lavorare usa plug-ins o software specifici, avviene un training interno, dove attraverso alcune lezioni si comincia ad avere dimestichezza. Se per l'azienda e' troppo costoso, solitamente forniscono corsi online.
Ad esempio dove lavoro io, e' stato acquistato un plug-in per creare mappe chiamato Geolayers. Nel tempo libero ho seguito un corso online e una volta imparato, ho esposto ai colleghi le caratteristiche del plug-in. Successivamente loro hanno presentato altri plug-ins che hanno imparato. Questo porta ad avere uno scambio reciproco di informazioni e ad essere piu' motivati.
Ultima cosa, conoscere un software in maniera approfondita e' un vantaggio ma avere buon gusto vale ancora di piu'.

Raccontaci ora il rapporto che hai con l’Inghilterra, come ti sembra la qualità della vita rispetto all’Italia? Hai trovato qualche scoglio?
Diciamo che gli scogli da superare sono stati molti. La prima cosa e' quella di trovare casa, e la qualita' delle case in Inghilterra e' molto bassa rispetto all'Italia, quindi ci e' voluto molto spirito di adattamento. Tra l'altro devi fornire come nel lavoro, anche nelle case, delle referenze, dimostrando di essere stato regolare nel pagamento dell'affitto e che hai un lavoro alle spalle con la firma del proprietario della casa precedente che lo testimoni. Se non riesci a fornire questa documentazione puoi trovare uno stratagemma pagando l'affitto in anticipo di alcuni mesi come garanzia.
La seconda cosa e' il lavoro. Soprattutto negli ultimi anni, parlando con alcuni recruiters, mi dicevano che per un'offerta lavorativa possono arrivare centinaia di curricula, di conseguenza la competizione e' molto agguerrita.
Una volta assunti, i diritti dei lavoratori sono molto limitati e se le cose non vanno bene, possono licenziare molto facilmente.
La terza difficolta' e' quella di riuscire ad integrarsi, a cominciare dalla lingua parlata quotidianamente che differisce molto da quella che viene insegnata nelle scuole. Crearsi una cerchia di amici soprattutto che lavorano nel tuo stesso campo puo' aiutare. Esistono anche molti meetup e conferenze dove incontrare persone.
In generale e' molto frequente sia cambiare casa che lavoro. E' tutto molto flessibile. La gente cerca nuova opportunita' lavorative e al tempo stesso non vuole spendere troppo tempo a fare il pendolare.
Una volta che si ha una casa e un lavoro, ci si puo' aprire un conto in banca e avere accesso alla sanita'.
Ci vogliono un paio di anni per adattarsi ed ingranare.

Attualmente hai detto che ti trovi in BBC, su che progetti stai lavorando in questo momento? Sicuramente non puoi andare troppo nel dettaglio per privacy ma cosa ci puoi raccontare?
Solitamente lavoriamo basandoci sulle news quotidiane quindi variano molto da giorno a giorno, dipende da quello che succede nel mondo.
Per quanto riguarda eventi importanti, come elezioni americane, russe, crisi internazionali, Brexit, ecc investiamo piu' tempo essendo progetti pianificati in avanti.
Oltre a questo, ogni tanto richiedono contenuti grafici per documentari; avendo piu' tempo si parte con un brainstorming e moodboard prima di mettere le mani sul computer.
A volte collaboriamo con vari dipartimenti, ad esempio e' stato recentemente girato un documentario sul Nilo con camera a 360'e a noi e' stato chiesto di ricreare il territorio lungo il fiume e la diga presente in Etiopia. Abbiamo renderizzato con C4D 19 in cui si ha la possibilita' di esportare in VR a 360.
Alla fine e' stato tutto editato e visualizzato con l'Oculus

Grazie mille Marco per averci dato queste info interessanti, facciamo una domanda di rito delle interviste in chiusura, ovvero: cosa pensi di dover dire a chi si sta avvicinando alla 3D oppure chi e’ già dentro questo mondo ma fa fatica a trovare sfogo o impiego lavorativo?
Con questa ultima domanda ti ringraziamo per averci dato del tuo tempo e ti facciamo i complimenti per il tuo lavoro!
Diciamo che non esiste una ricetta, quello che posso suggerire e' soprattutto attraverso il web di guardarsi attorno ed avere una mentalita' internazionale.
Seguire i progetti delle grosse agenzie per capire gli stili e le tecniche usate. Tenere sotto'occhio le offerte di lavoro per farsi un'idea di cosa cercano e i software richiesti.
Penso che la passione per quello che si fa, sia un buon stimolo per perseverare e migliorarsi. Coltivare un buon gusto aiuta molto e soprattutto capire quello che il mercato richiede focalizzandosi in qualcosa di specifico.


Qui puoi vedere il profilo Behance di Marco e qualcuno dei suoi lavori

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