Il fatto di Pescara: altra lezione da imparare
Moderatori: Arkimed, natas, visualtricks, cappellaiomatto
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Il fatto di Pescara: altra lezione da imparare
Non aggiungo altro, perchè nient'altro c'è da aggiungere.
La mia personale riflessione è un'altra: la cultura dello sport. Ieri nelle partite della Liga spagnola sono accaduti due fatti: Real Madrid-Sporting Gijon è cominciata con un minuto di raccoglimento e il Barcellona ha giocato con il lutto al braccio..........
I giocatori del Real Madrid, o dello Sporting Gijon o del Barcellona manco sapevano chi era Piermario Morosini, ma è bastato venire a conoscenza dell'accaduto per sapere che quel ragazzo era uno di loro, un collega. Non importa se giocava in Serie A, B o cosa di Italia, Germania, Francia o se giocava.....................nella serie Z del Burundi: era uno di loro.
Nello sport non si vince solo per un paio di dribbling, per una schiacciata o per una tripla, ma si vince quando tutto questo è imbevuto ed immerso nella cultura dello sport e nella passione per lo sport a 360 gradi.
Così si diventa campioni del mondo o si diventa la squadra più forte del mondo.
Basta sentire le dichiarazioni (per me allucinanti) di alcuni spettatori all'uscita dal Meazza dopo la sacrosanta sospensione di Milan-Genoa: incavolati per aver fatto un viaggio lungo a vuoto, incavolati per aver sprecato tempo, incavolati per non aver assistito alla partita, incavolati perchè il baraccone-calcio si è fermato................
La solita giustificazione che cmq nulla più avrebbe riportato Piermario tra di noi non regge affatto: il rispetto e la memoria di un ragazzo di 26 anni và e deve andare oltre tutto.
E qui torniamo al discorso della cultura per lo sport, che in questo Paese latita enormemente.........
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