LEGGE UNIVERSALE:
ESPOSIZIONE=LUCE(diaframma) x TEMPO(otturatore)
DIAFRAMMA
la quantità di luce viene regolata dal DIAFRAMMA che non è altro che una specie di foro che, avendo un diametro variabile grazie a delle lamelle fa passare piu' o meno luce.
I valori indicati con la lettera f indicano il livello di apertura del diaframma che,stando alle convenzioni sono
f:1.2, f:2.8, f.4, f:5.6, f:8, f:11 e cosi via fino a f:64 (e oltre)
chiamati anche STOP DIAFRAMMATICI. Questi numeri esprimono un rapporto ( lunghezza focale dell'obiettivo/diametro)
cmq senza dilungarci ulteriormente TANTO PIU CRESCE IL VALORE DELLE F TANTO SI CHIUDERA' IL DIAFRAMMA.
nei valori f che ti ho scritto ad es .
f:1.2 rappresenta l' apertura diaframmatica MASSIMA (passa MOLTA luce)
f:64 rappresenta l' apertura diaframmatica MINIMA (passa POCA luce)
oltre a fungere da ''rubinetto'' che fa passare piu' o meno luce, il DIAFRAMMA svolge un ruolo fondamentale nella gestione della PROFONDITA' DI CAMPO (DOF in cinema4d _Depth Of Field).
la DOF altro non è che la nitidezza accettabile dei piani che si trovano subito prima, e subito dopo il piano di messa a fuoco( in una scena dove ''sembra tutto a fuoco'',non è tutto a fuoco, in realtà il fuoco cade sempre su un solo punto appartenente a un unico piano)
TANTO PIU' E' CHIUSO IL DIAFRAMMA TANTO PIU' AUMENTERA' LA DOF e viceversa
ad esempio:
in una scena ho un cubo avanti e una sfera dietro posti ad una distanza di qualche metro.
se voglio che nella foto (o render) la sfera appaia 'a fuoco' e il resto tutto sfocato allora utilizzero' un diaframma molto aperto (.....f:2.4 , f:1.8) in modo da avere una DOF molto limitata e mettero' a fuoco su un piano che seca il cubo. Si noterà che man mano che ci si allontana dal punto a fuoco l'immagine sara sempre piu' sfocata,il cubo quindi non rientrando nel campo dei piano accettabilmente nitidi risulterà ''fuori fuoco''
se voglio la sfera sfocata e il cubo a fuoco, lasciando sempre il diaframma molto aperto mettero a fuoco sul cubo.
Se voglio entrambi gli oggetti a fuoco, utilizzero' diaframmi molto chiusi (f:11 f:16 ....) in modo da avere una buona DOF (entrambi gli oggetti rientrano nel campo)
L'OTTURATORE (SHUTTER) invece gioca la parte del tempo (espos=lucextempo) immaginalo come una specie di persiana che si apre velocemente facendo passare la luce e poi si richiude.
i tempi dell'otturatore si esprimono chiaramente in secondi e frazioni di secondo (cosa che non ho visto nella fisical di vray...le frazioni intendo)
in teoria le reflex classiche hanno otturatori che vanno da una 30ina di secondi a 1\8000 (un ottomillesimo) solitamente posizionati nel corpo macchina proprio davanti la pellicola, a volte nell'obiettivo.
In Vray posso dirti che piu' è alto il valore piu' è veloce l'otturatore quindi immaginati sempre quei valori che vedi come delle frazioni (1\.......).
finito questa è l'unica funzione dell'otturatore: aprirsi,far passare luce,chiudersi tutto questo lo fa nei tempi stabiliti a monte.
COME SI DETERMINA QUINDI L'ESPOSIZIONE CORRETTA?
un esposizione corretta si ha quando si riesce a restituire un immagine il piu' simile possibile a come la vede l'occhio umano, non dovrà essere scura (sottoesposta) ne troppo chiara (sovraesposta)
come si trova quindi l'accoppiata vincente diaframma\tempi per avere un immagine esposta bene?
nella realta' si usa l'ESPOSIMETRO,un sensore che legge la luce presente in una scena e 'suggerisce' un accoppiata tempi/diaframmi da utilizzare.
IN CINEMA 4d non esiste una cosa simile e quindi si procede ''a capocchia'' fino a trovare l'accoppiata vincente. N.B.(a capocchia=a caso)
A capocchia ma non troppo perchè come ho detto prima LUCE e TEMPO sono legati da un rapporto INVERSAMENTE PROPORZIONALE.
una volta trovata l'esposizione corretta, all'aumentare della luce dovrà diminuire il tempo.
mi spiego
diciamo che l'esposimetro mi dice diaframma f:8.0 otturatore 1\250s
questo è un rapporto per un esposizione corretta nella mia scena,ma non l'unico
infatti AD OGNI STOP DIAFFRAMATICO SI HA UN RADDOPPIAMENTO O UN DIMEZZAMENTO DEL TEMPO
avro' lo stesso risultato aprendo il diaframma a f:5.6 (lo stop successivo) e settando l'otturatore a 1/500 (tempo il doppio piu' veloce)
ecco altre accoppiate
f:11 1\125
f:16 1\60 (limite massimo per fotografare a mano libera, si inizia a percepire il ''mosso'') f:22 1\30
tutte mi daranno un esposizione corretta.
TUTTO QUESTO PER DIRTI CHE NON ESISTE UN UNICA ACCOPPIATA DIAFRAMMA OTTURATORE PER OTTENERE UN ESPOSIZIONE CORRETTA MA, TROVATA UNA, NE HAI TROVATE INFINITE (in c4d)
e allora che cambia? perchè utilizzare diaframmi piccoli f:16 f:32 (mi riferisco sempre a numeri stabiliti da una convenzione, in cinema sono numeri progressivi che partono da 1....) piuttosto che diaframma aperti, e tempi lunghi piuttosto che brevi?
dipende da quello di cui hai bisogno,mi spiego
partendo sempre dall'accoppiata di partenza
f:8 1\125
se voglio sfruttare al massimo la DOF dovro' utilizzare diaframmi molto chiusi, se utilizzo diaframmi chiusi passerà meno luce, avro' bisogno quindi di piu tempo....è tutto collegato come vedi partendo da un esposizione corretta che con cinema si trova ad capocchiam posso chiudere il diaframma per sfruttare al max la DOF,ma dovro' di conseguenza allungare i tempi per es.
f:16 (ho chiuso di 2 stop f:8---f:11---f:16)
1\30sec (ho raddoppiato il tempo 2 volte 1\125---1\60----1\30)
quest'immagine dovrebbe chiarire tutto:
E LE ISO?
l'ISO o ASA rappresenta la sensibilita' della pellicola alla luce
piu' è alto il valore piu' la pellicola è sensibile alla luce
nella realtà tutt'oggi si possono reperire pellicole molto poco sensibili (25 ISO-50 ISO)
mediamente sensibile ( 100 ISO -200 ISO) , molto sensibili (400asa - 800 asa),
sensibilissime (1600asa- 3200asa) NB fra asa e iso non cambia una cippa
la sensibilita' ISO influisce quindi in maniera fondamentale sullo scatto :
avendo a disposizione una pellicola molto sensibile potro' utilizzare tempi molto brevi con diaframmi non eccessivamente aperti es:
diciamo che ho una foto(render) correttamente esposta ,scattata con
pellicola 400 asa, diaframma f:11, otturatore 1\250
ebbene avrai gli stessi risultati con una pellicola 800asa, diaframma f:11, otturatore 1\500
oppure 800asa, f:16, 1\250
quello che cambia nell'immagine finale sara' un aumento del ''disturbo'' (la grana), insomma piu' la pellicola è sensibile e piu' si vedono dei puntini, l'immagine sembrera sempre piu' sgranata.
quindi se si vuole dare un effetto ''grana'' al render bisognerà alzare gli ISO, ricordandosi di modificare pure i valori del diaframma e dell'otturatore (o uno dei due) in maniera proporzionale.
si puo' fare un paragone con un mixer col volume master(ISO) e i due canali R(tempo) e L(luce)
se alzi il volume master dovrai abbassare i canali L e R a parita' di emissione sonora, senno' fai un gran casino (sovraesposizioni e sottoesposizioni).
RICAPITOLONE
Esposizioni= Luce x Tempo (non mi stancherò mai di dirlo)
Diaframma (f:)= serve a fare passare piu' o meno luce, e contribuisce alla DOF
in fotografia si rappresenta con gli STOP DIAFRAMMATICI f1.2 f2.4 f4 f5.6 f8 f11 f16 etc
in vray camera fisica 1,2,3,4,5,6,7 piu alto è il numero piu' è chiuso il diaframma
Otturatore (shutter)= regola il tempo
in fotografia i valori vanno di norma da 30sec a 1\8000sec
in vray sono numeri progressivi,piu' si sale piu' avremo tempi veloci, si possono intendere quindi tutti come delle frazioni del tipo 1\.....
ISO=sensibilità della pellicola o del sensore digitale
in fotografia è fondamentale
in vray maggiore è la sensibilità, maggiore sarà la grana.
Penso di aver finito, mi scuso per avervi annoiato ma credo siano nozioni fondamentali per utilizzare la vray camera in maniera appropriata specialmente per la gestione della DOF.

ciao
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