con il parametro No Decay attivato, le luci si comportano più o meno come le luce standard di cinena, non decadono con la distanza. Per una diffusione realistica della luce quindi, dovrebbe essere disattivato su ogni sorgente.
Per quanto riguarda la scelta della camera secondo me dipende molto dal tipo di scena e dal risultato che si vuole ottenere, entrambe le camere hanno delle particolarità: la camera fisica oltre ai già citati DoF e white balance ti permette un controllo "centralizzato" dell'esposizione che risulta comodo in scene ad esempio con tante fonti luminose (invece di aggiustare ogni luce), e rappresenta secondo me il metodo di lavoro che più si avvicina alla realtà (Inoltre permette di simulare la distorsione delle lenti e l'effetto vignette).
La camera standard dal suo canto mette a disposizione alcuni tipi di proiezione (fisheye, ortogonale, cilindrica, sferica, a box) che non sono ottenibili con la phys.cam. ed ha sia DoF* che motion blur.
Personalmente uso spesso la camera standard quando lavoro su scene "a occhio" dove non mi interessa rispettare intensità luminose precise; uso invece la phys.cam quando ho scene in cui le luci rispondono a valori reali di luminosità, che sarebbe sbagliato alterare. Cmq è possibile ottenere scene ben illuminate con entrambe le soluzioni quindi davvero credo che la scelta dipenda da abitudine e confidenza con gli strumenti.
* @ renxo: quando usi la camera standard di cinema puoi controllarla dal pannello Vray Camera del bridge, da li puoi attivare il Dof e altre cosette. La profondità di campo in quel caso è regolata dal valore Aperture e dalla distanza focale.
il moltiplicatore a cui ti riferisci è quello dell'intensità del sole fisico

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